Sentiamo utilizzare il termine naturopatia sempre più frequentemente, ma sappiamo davvero di cosa si tratta?
In cosa consiste la naturopatia
Possiamo definire la naturopatia (chiamata anche medicina naturopatica) come l’insieme dei trattamenti terapeutici che si avvale di rimedi naturali anziché ricorrere all’uso di medicinali di origine chimica.
Il cardine su cui si basa questa forma di medicina è risvegliare l’innata capacità di autoguarigione che ogni individuo possiede ma che spesso rimane latente.
L’obiettivo della naturopatia è consentirci di ritrovare l’equilibrio del nostro corpo, saperlo ascoltare e guarirlo attraverso tecniche naturali e adottando uno stile di vita sano che ci ponga in armonia con l’ambiente che ci circonda e con i suoi cicli vitali naturali.
Questo concetto è fondamentale, infatti, spesso i ritmi di vita moderni ci impediscono di prestare la dovuta attenzione ai sintomi e ai messaggi che ci lancia il nostro fisico; l’atteggiamento prevalente è quello di soffocare, cancellare i sintomi che ci disturbano attraverso l’assunzione di farmaci. E vogliamo che il risultato sia pressocché immediato.
Invece, la naturopatia ci aiuta, in primis, a scoprire e a comprendere le cause del malessere o di uno specifico disturbo e poi ci insegna a curarlo senza ricorrere subito ai medicinali.
L’equilibrio e l’armonia del corpo e della mente si chiama omeostasi. Si tratta in sostanza della capacità dell’organismo di autoregolarsi per il proprio benessere, senza lasciarsi condizionare dalle mutazioni o dagli input dell’ambiente esterno.
La naturopatia è una medicina alternativa, olistica, che pone al centro il paziente analizzandolo a 360 gradi, pertanto, non si prendono in considerazione solo i sintomi dei disturbi che lo affliggono, bensì si valuta anche il suo vissuto e le emozioni che l’individuo manifesta.
Infatti, gli approcci olistici, come avviene con la naturopatia, sono caratterizzati dal fatto che considerano lo stato di salute come il frutto di più fattori interconnessi e ciascuno di essi ugualmente rilevante: corpo, mente, ambiente, società, sfera psicologica ed emotiva.
Tecniche terapeutiche e trattamenti della medicina naturopatica
Tra le principali pratiche naturopatiche ci sono: fitoterapia, riflessologia plantare, idroterapia, massaggi, cromoterapia, floriterapia, climatoterapia, aromaterapia.
Ciascuna di esse ha la capacità di ridare energia e vigore al corpo, sciogliere le tensioni muscolari, alleviare gli stati d’ansia. Infatti, il denominatore comune a tutte è l’obiettivo di ritrovare la serenità e l’equilibrio psicofisico.
Ad esempio, tra i diversi tipi di massaggi c’è la riflessologia plantare.
Questo trattamento consiste nell’eseguire delle pressioni in punti specifici della pianta del piede in modo tale da risvegliare l’energia positiva nell’individuo e riattivare ciò che in naturopatia viene denominato riequilibrio energetico.
Lo scopo di una seduta di riflessologia plantare è quello di dare sollievo al paziente che soffre di determinati disturbi in altre parti del corpo. Infatti, ogni punto della pianta del piede corrisponde a organi e aree specifiche del nostro organismo. Il massaggio con digitopressione esercitato sul piede riesce, di riflesso appunto, ad alleviare determinati disturbi o patologie che hanno sede altrove. Ad esempio, massaggiando al centro del piede, sull’arco plantare interno, si sta intervenendo sullo stomaco.
La forza dei colori
Un altro trattamento a cui ricorrono in molti alla ricerca del benessere e per raggiungere l’equilibrio psicofisico, è la cromoterapia o terapia del colore. Come suggerisce il nome stesso, durante la seduta vengono utilizzati i colori perché è provato che generano delle reazioni nell’organismo. Naturalmente, questo feedback varia da persona a persona.
Il significato dei colori è universale mentre l’atteggiamento o la reazione che si innesca in un individuo verso un colore piuttosto che un altro rientra nella sfera soggettiva.
I colori che rappresentano le diverse parti del corpo umano sono dodici e si dividono in colori caldi e colori freddi.
I primi sono utilizzati per trattare quello che in gergo viene denominato terreno freddo ovvero il rallentamento energetico; i secondi, invece, vengono impiegati per curare il cosiddetto terreno caldo cioè i dolori acuti e le infiammazioni.
Con la cromopuntura il colore viene applicato con l’ausilio di un puntale luminoso che irradia fasci di luce di diversi colori su punti specifici del corpo del paziente in quanto tali zone sono identificate come punti energetici presenti nell’organismo dell’individuo.
La fitoterapia
La fitoterapia è la pratica medica che rientra nell’ambito della naturopatia che consiste nell’utilizzo di piante, o di loro estratti, per la cura delle malattie e per il mantenimento del benessere psicofisico.
Vengono impiegati erbe e piante curative, funghi, licheni, alghe ed estratti vegetali.
Attraverso la fitoterapia si possono curare: i sintomi influenzali, tosse e mal di gola, i dolori articolari e quelli mestruali, i disturbi legati alla digestione, all’apparato cardiocircolatorio e alla menopausa, gli stati d’ansia e gli sbalzi d’umore, l’insonnia, le infezioni urinarie, i disturbi legati al metabolismo e infiammazioni di vario genere, come la prostatite ad esempio.
La fitoterapia è estremamente efficace anche nella cura degli stati ansiosi.
Si utilizza prevalentemente il magnesio, in quanto questo minerale è in grado di stimolare l’attività del sistema nervoso, agevolare la trasmissione degli impulsi e la produzione di serotonina (chiamata anche ormone del buonumore) che è molto importante in quanto agisce su alcuni recettori specifici del cervello svolgendo un’azione analgesica, antidepressiva e stabilizzante dell’umore.