cromoterapia

Cos’è la Cromoterapia

La Cromoterapia, anche conosciuta come “terapia dei colori”, si riferisce a quella branca della medicina che analizza gli effetti che ciascun colore apporta all’organismo.

Ognuno di essi, infatti, racchiude un significato ben preciso che provoca una reazione sia emotiva che fisica e, proprio per questo, la cromoterapia viene utilizzata per aiutare i pazienti a ritrovare il proprio equilibrio e il benessere interiore.

Quali sono le sue origini

Come abbiamo accennato, i colori hanno la capacità di raccontare l’essenza di una persona, riuscendo anche a far emergere i desideri inconsci e gli obiettivi che si intendono perseguire.

Ciascun colore, dunque, ha tutte le potenzialità per dare supporto fisico e mentale alle persone e, per ottenere dei buoni risultati, occorre effettuare una terapia mirata.

Approfondendo il significato di ogni colore si avrà modo di entrare in connessione con la parte più profonda della mente, ovvero dove risiedono la “memoria e i ricordi”.

Nella vita di tutti i giorni, capita spesso di sentirsi attratti da un determinato colore, mentre altri provocano quasi un turbamento interiore.

Tutto questo trova un fondamento già nella preistoria; gli uomini primitivi associavano il “rosso con il giorno e il nero con la notte” e stavano a indicare rispettivamente il simbolo della vita e della morte.

Sin dalle sue origini, dunque, l’uomo ha sempre avuto quell’istinto di osservare i colori della natura e le loro sfumature, attribuendogli significati ben precisi.

Anche i greci avevano l’abitudine di collegare i colori a determinati luoghi o oggetti, con l’aggiunta che questi venivano utilizzati anche per risanare gli squilibri emozionali.

Furono loro i primi a comprendere che, per garantirsi una serenità interiore, vi era la necessità di trovare un equilibrio tra i quattro elementi, ovvero il “fuoco, l’aria, l’acqua e l’aria” che, a loro volta, erano legati al “caldo, freddo, umidità e aridità”.

Ognuno di questi elementi, dunque, apparteneva a colori specifici, anche detti “fluidi organici” che rappresentavano il filo conduttore che legava gli organi principali del nostro corpo.

Infine, volendo analizzare le origini della cromoterapia, è doveroso menzionare il contributo dato dal popolo indiano e da quello cinese; il primo ha approfondito attentamente questo trattamento definendo i sette colori che caratterizzano gli altrettanti “chakra“, ovvero i “centri energetici“, che si associano a una determinata patologia.

Secondo la filosofia indiana

  • il chakra della corona è connesso al sistema nervoso (viola);
  • il chakra del terzo occhio è legato all’ipofisi (lilla);
  • il chakra della gola è associato alla tiroide (blu);
  • il chakra del cuore è il coordinatore degli altri centri (verde);
  • il chakra del plesso solare (giallo) è associato al pancreas;
  • il chakra del soffio vitale (arancione) si lega a ovaie e utero;
  • il chakra della radice (rosso) è connesso a ossa e sangue.

I cinesi, invece, hanno fornito preziosi spunti sull’uso dei colori nella “medicina alternativa”.

In età più moderna, furono le scoperte di Newton a dare dimostrazione che ogni pigmento è capace di emettere energia tramutata in vibrazione.

Come funziona la cromoterapia

La cromoterapia, come accennato, si basa sulla teoria che ogni colore possieda una frequenza e un’energia specifica e che possa influenzare il benessere fisico e mentale.

Partendo da questo concetto, dunque, è facile comprendere che il primo senso implicato in questa branca della medicina è proprio la vista.

Quando un colore viene percepito dagli occhi, la temperatura del corpo tende a cambiare e si hanno altre reazioni fisiche e biochimiche.
L’energia trasmessa da una luce colorata viene in parte assorbita dal corpo, mentre la restante si riflette su di esso.

La cromoterapia, dunque, utilizza queste reazioni per fornire un’influenza positiva sull’organismo e lo fa sfruttando la cosiddetta legge di risonanza: “se un’onda ha una frequenza proporzionale a quella della sostanza, biologica e non, emetterà delle vibrazioni sotto forma di energia”.

Di conseguenza, le vibrazioni scaturite dai colori avranno la capacità di ridare equilibrio laddove ci siano stili di vita alterati, come nel caso di una scorretta alimentazione, la sedentarietà e la poca attività fisica, l’abuso di alcool e sostanze nocive, come il fumo, e tutto ciò che riguarda lo stress, l’ansia, la depressione e i traumi.

Per quanto riguarda l’alimentazione, ad esempio, la “terapia dei colori” ci aiuta a comprendere che optando per un determinato alimento si andrà in automatico a scegliere l’energia che ne corrisponde.

Frutta e verdura, infatti, sono alla base di ogni sana dieta alimentare e i loro colori sono naturalmente correlati a “molecole naturali bioattive” capaci di catturare i raggi del sole e trasformarli in energia.

Cromoterapia: quali sono i suoi benefici?

Il trattamento della cromoterapia sfrutta il potere benefico di specifici colori:

  • Il rosso, che fa parte dei colori caldi, aiuta le persone con pressione bassa, aumentando la frequenza del respiro e stimolando “l’attività epatica ed endocrina”. Questo colore ha anche il vantaggio di favorire una più veloce cicatrizzazione delle ferite, “rilassa i muscoli” e, di conseguenza, evita che quest’ultimi si infiammino.
    Da un punto di vista cerebrale, invece, il rosso ha un forte potere energizzante e aiuta a stimolare la “libido”.
  • L’arancione, rientra anch’esso tra i colori caldi, anche se meno intenso rispetto al quello precedente, e agisce in favore della corretta funzione tiroidea. Emotivamente, questo colore porta allegria, aiutando a liberarsi da depressioni, traumi e paure. Inoltre, esso contribuisce a generare uno “stimolo naturale di appetito” e quindi risulta essere particolarmente indicato per quelle persone affette da disturbi alimentari, quali ad esempio “l’anoressia”.
  • Il giallo è il colore per eccellenza che permette di contrastare i disturbi della digestione, soprattutto quelli legati alla “colite”. Dona allegria e permette di ristabilire la giusta concentrazione mentale, aiutando a risolvere efficacemente i problemi.
  • Il verde, invece, può essere definito come un “colore neutro curativo ad ampio spettro”; questo si tramuta in supporto per quelle persone che hanno una “psiche sovraeccitata”, ristabilendo il giusto equilibrio.
    Dal punto di vista prettamente fisico, questo colore aiuta a guarire dai disturbi gastrointestinali e si rivela essere un ottimo “antibatterico e disinfettante naturale”.
  • Il blu è un colore freddo che rallenta la pressione e quindi si rivela di supporto a chi soffre di tachicardia; esso apporta benefici anche per le infiammazioni di vario genere e allevia quei soggetti che soffrono spesso di “emicrania e cefalee”.

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